Le donne dei paesi di mare si raccontano
Anch’io, come Margaret Mead, se dovessi ricominciare da capo la mia vita e avessi libertà di scelta, sceglierei di fare l’antropologa, ma è pur vero che, secondo la mia esperienza, fare l’antropologa è un lavoro da cui non si “stacca” facilmente, non c’è molto tempo per fare altro, in specie quando si pratica la ricerca di campo. Si è sempre coinvolti in relazioni con altre persone delle quali si finisce per condividere, se non azioni, sicuramente pensieri, emozioni e preoccupazioni, fino a incorporare un modo di osservare, ascoltare e dialogare che permea ogni rapporto con altri spazi del vivere quotidiano. (Gabriella Mondardini)